Per quale motivo l'uomo fin dai primi secoli della sua storia ha attribuito tanta importanza al frumento (Triticum aestivum)? Probabilmente per la facilità di coltivazione e della conservazione della granella...
Probabilmente dapprima il grano fu mangiato crudo, poi venne rammollito in acqua o abbrustolito, successivamente venne frantumato e mescolato con acqua e si arrivò al pane. Grande fu la rilevanza economica del grano fin dall'antichità, soprattutto in Egitto, che ne fu esportatore fino a qualche secolo dopo Cristo.
I contadini, fino a un secolo fa, credevano che il grano fosse abitato da uno spirito che per qualche mese rimaneva sepolto con i chicchi seminati, per ritornare alla luce del sole con le spighe verdi. Lo si venerava con tanti nomi: poteva essere la Madre del Grano o la Vecchia.
Da nessun altro cereale si può ottenere un pane paragonabile a quello del frumento per valore alimentare e appetibilità. Questo grazie alla caratteristica del glutine, dovuta alle proporzioni dei suoi protidi, la glutenina e la gliadina, contenuti nel chicco. Esso è costituito fino al 75 per cento di glucidi. Il germe contiene in concentrazione elevata fosforo, magnesio e calcio, oligoelementi, vitamine B1, B2, PP, B5, B6, D, E.
Informazioni tratte da Florario di Alfredo Cattabiani.