Il farro (Triticum dicoccum) è considerato fil più antico cereale coltivato. Veniva utilizzato dall'uomo per la propria alimentazione già nel Neolitico, con particolare riferimento al farro piccolo, o farro monococco. La maggior parte del farro coltivato in Italia è rappresentata dal farro dicocco, o farro medio. Troviamo poi il farro grande, o farro spelta, che vede il proprio terreno più adatto in altri Paesi europei, come la Francia.
La coltivazione del farro è andata via via riducendosi nel corso dei secoli. E' stata infatti soppiantata dal comune grano tenero e dal grano duro, che discendono rispettivamente dal farro grande e dal farro medio.
Plinio riferisce che per trecento anni il popolo romano mangiò soprattutto farro. La preparazione del farro, (la sua mietitura, la battitura e la successiva tostatura), era così sacra per i romani che Numa Pompilio aveva istituito in febbraio una festa, i Fornacalia. Molta parte della cucina dell'antica Roma prevedeva l'utilizzo del Farro: i Panes laureati, focacce non lievitate di farro e alloro, la Puls, una polenta con fette di lardo, ad esempio. La preparazione di focacce a base di farina di farro era legata a molti sacrifici incruenti alla base di diversi riti pagani legati al culto delle Vestali o alla confarreatio un particolare rito matrimoniale praticato nell'Antica Roma.
Introdurre il farro nella propria dieta può rappresentare un'interessante variante per quanto riguarda il consumo di cereali. Il farro presenta un maggior contenuto proteico rispetto ad altre tipologie di frumento. Si tratta di un cereale ricco di vitamine e di sali minerali, ma povero di grassi.
Il farro integrale, inoltre, presenta un contenuto di fibre più elevato rispetto al farro perlato. Le fibre aiutano a favorire il transito intestinale e a proteggere la salute dell'intestino, contribuendo all'eliminazione delle scorie. Questo cereale garantisce un apporto calorico piuttosto basso, pari a 340 chilocalorie per 100 grammi di prodotto.
Il consumo di farro contribuisce all'apporto di fosforo, potassio e magnesio. Per quanto riguarda le vitamine, soprattutto di vitamine A, B2 e B3.
Il farro, tuttavia, contiene glutine. Non è dunque adatto a chi soffre di celiachia ed il suo consumo è sconsigliato in caso di coliti croniche.