Simpatiche cose sugli alberi di Natale.
L'abete è considerato un albero della Natività, pensate un po', addirittura dai tempi dell'antico Egitto. In Grecia invece era sacro ad Artemide, cioè alla Luna protettrice delle nascite.
L'Abete bianco è pianta tipica delle foreste e delle montagne del nostro emisfero e raggiunge i 60 metri di altezza; leggermente più alto e con una corteccia che vira al rosso è l'Abete rosso (Picea excelsa), molto comune anche nei nostri giardini (il tipico albero di Natale piantato nell'angolo più remoto delle proprietà per mettere a tacere i nostri sensi di colpa).
Vedete quanto da lontano vengono le nostre tradizioni? Secondo i popoli dell'Asia settentrionale l'Abete è un albero cosmico, posto al centro dell'universo, che nasce dall'ombelico del mondo o con le radici all'inferno a seconda delle credenze locali. Secondo Alfredo Cattabiani nel suo saggio Florarium per i celti l'abete bianco corrispondeva alla prima lettera dell'alfabeto arboreo druidico ed era consacrato al giorno della nascita del Fanciullo divino, giorno che seguiva il solstizio d'inverno. Nei paesi latini l'usanza di addobbare l'albero arriva tuttavia, dai paesi germanici, solo nel 1840 per merito di una principessa tedesca che la introdusse alla corte di Francia.
Durante gli ultimi anni l'abete bianco ha subito una drastica riduzione della sua diffusione, in gran parte a causa dell'azione dell'uomo che ha favorito la diffusione di altre piante a suo scapito, oppure che ne taglia gli esemplari giovani per farne alberi di Natale. Ad esempio, in 15 anni, nell'Altipiano svizzero, l'abete bianco è diminuito di circa l'11%.