"Una mela al giorno toglie il medico di torno"
Nella nostra lingua il nome melo è la traduzione latina di malum che deriva dal dorico malon. In francese si dice pomme, dal latino pomum mentre in inglese e tedesco (apple e apfel) derivano dalla radice indoeuropea abel- che come aval, la mela bretone o gallese, dava il nome alla mitica Avallon o isola delle mele. Quest'albero appare anche nella leggendaria storia di Alessandro Magno che scoprì delle mele che prolungavano fino a 400 anni la vita dei sacerdoti. D'altronde si sa che "Una mela al giorno toglie il medico di torno", proverbio che ne rispecchia fedelmente le virtù medicinali perche contiene, oltre all'85 per cento di acqua, il 13% di zuccheri, acidi organici, pectina, tannino, vitamine A,PP,C, E e del gruppo B.
Tra i tanti miti che riguardano questo frutto c'è quello greco a noi caro che colloca al centro una mela d'oro. Durante le nozze tra Peleo e Teti, Eris, ovvero la Discordia, gettò una mela d'oro con la scritta "Alla più bella". Sorse una disputa fra Era, Atena e Afrodite che Zeus si rifiutò di appianare delegando a questo compito Ermes, il quale giudò le tre dee sul monte Ida dove Paride, figlio di Priamo, avrebbe fatto da arbitro. Paride donò la mela d'oro ad Afrodite e causò la distruzione di Troia.
Nel Medioevo cristiano l'Albero della conoscenza viene sovente raffigurato come un melo e il frutto del peccato originale con la mela.
La rotondità della mela ha ispirato il simbolo del Globo terrestre e in senso traslato della Sovranità. Per questo motivo gli imperatori romani, che si vantavano fra l'altro di discendere da Venere, portavano una mela d'oro, raffigurazione dell'Orbis terrae. La mela- globo, su cui a volte campeggiava la Vittoria alata, divenne così il simbolo del potere assoluto.
Se volete saperne di più leggete Florario di Alfredo Cattabiani da cui sono tratte queste informazioni...