Per anni ho cercato questa ricetta dopo che ero stata Ginevra per lavoro e i miei clienti mi avevano portato una sera a cena da dei loro cari amici. Sinceramente l’idea di mangiare la cucina svizzera non mi attraeva affatto ma poche volte ho mangiato così bene a casa di qualcuno. In realtà la padrona di casa aveva, per sua stessa ammissione, solo organizzato la cena, la cuoca era la sua domestica filippina che si era esibita in piatti della sua tradizione piacevolmente rivisitati. Due erano i piatti forti che ricordo ma i gamberi avvolti in una polpetta di verdure e gamberi tritati, impanati e accompagnati da una delicata salsina rimangono un mistero per la mia arte culinaria, mentre il mistero dei tagliolini esotici l’ho risolto leggendo Grazia dal parrucchiere.
La ricetta per 4 persone recita così:
250 gr di vermicelli all’uovo
una cipolla tritata
2 spicchi d’aglio
cm.2,5 di zenzero fresco grattugiato (non c’è dubbio: non esiste paragone tra lo zenzero fresco che fa pure molto bene, ad esempio nel the se siete raffreddate, e lo zenzero secco. Il primo lo trovate da Rubei in Via Po, mitico negozio delle primizie vendute a peso d’oro, ma lo zenzero non costa tanto…)
un peperoncino piccante
50gr. di gamberetti sgusciati (anche surgelati)
due cubetti di erbette di quelle surgelate della Buitoni (mi pagano tutte queste marche per la pubblicità?) se le trovate vanno anche meglio fresche (devo confessare che non ho idea di che erbette siano)
2 cucchiai di salsa di soia
olio extravergine di oliva
sale
Fate imbiondire la cipolla e lo spicchio d'aglio in un po' d'olio sul fondo del wok, aggiungete un po' di peperoncino e lo zenzero e successivamente le erbette scongelate e sgocciolate. Aggiungete ancora i gamberetti e fate cuocere il tutto a fuoco lento. All'ultimo momento aggiungete la salsa di soia e regolate di sale.
Scolate la pasta e fatela saltare nel wok con il condimento, servite ben caldo.