Cocomero!!

Nelle notti estive le piramidi di cocomeri per le vie e le piazze sembrano verdi mappamondi ...

Il cocomero, detto anche melone d'acqua o anguria, è il frutto di una Cucurbitacea (come ad esempio il melone), una pianta strisciante originaria dell'Africa tropicale. Abbiamo testimonianze della sua coltivazione da parte degli antichi Egizi. Può avere forma sferica oppure ovale e arrivare fino a 20 kg di peso.

La buccia del cocomero dev'essere liscia, dura, e di colore verde brillante. La presenza di striature di striature e chiazze bianche o giallastre è normale e non compromette la qualità del frutto.
Quest'ultimo deve presentarsi sodo, senza ammaccature o tagli. Se il frutto è maturo, la polpa dev'essere rossa, fragrante e ricca di semi (questi ultimi possono essere indifferentemente neri, bianchi e gialli).

Il cocomero è costituito d'acqua per circa il 90 – 95 %. E' un alimento molto povero di calorie (appena 20 per ogni 100g) e ricco di sali minerali e vitamine A e C. Molte persone credono che il cocomero provochi problemi di digestione: niente di più falso. Il problema è il consumo errato che viene fatto di questo e di altri frutti: in effetti, la frutta (e a maggior ragione il cocomero) non va consumata a fine pasto, ma da sola e lontano dai pasti. Il cocomero, in particolare, apporta una grande quantità di acqua, che tende a rallentare i processi digestivi, specialmente dopo un pasto abbondante. Dire che il cocomero è difficilmente digeribile equivale quindi a dire che l'acqua è difficilmente digeribile.

Nelle notti estive le piramidi di cocomeri per le vie e per le piazze sembrano verdi mappamondi e pochi altri frutti richiamano così intensamente alla memoria il caldo estivo.

Nel linguaggio popolare il cocomero simboleggia la pancia gonfia ma anche, forse per la sua grandezza unita alle modeste qualità nutritive, l'uomo di mente grossolana. Un simbolismo analogo l'ha suscitato il cetriolo: lo sciocco, il goffo, l'imbranato è detto cetriolo e non a caso nell'Italia settentrionale il cetriolo è chiamato anche cocomero.

Grazie ai suoi numerosissimi semi, questa pianta è simbolo di Generazione e Fecondità. In India la grande fecondità di questa pianta dal fusto ramoso prostrato, foglie a contorno cuoriforme e fiori gialli, è legata alla vita del leggendario principe Ikshvaku, che ebbe numerosa discendenza. Secondo la leggenda, la moglie del mitico Sagara, alla quale erano stati promessi sessantamila bambini, partorì un cocomero.

Cocomero!!