Il prezzemolo

Il legame del prezzemolo con esseri fatati come le fate (chi non ricorda la storia di Prezzemolina?) è confermato dalle credenze che lo volevano sacro agli dei ...

Il legame del prezzemolo con esseri fatati come le fate (chi di noi non si ricorda la storia di Prezzemolina?) è confermato dall'usanza di Greci e Romani che lo consideravano sacro agli dei ctoni e lo scolpivano su tombe e sarcofaghi come simbolo di lutto. Da quell'usanza derivano probabilmente alcune tradizioni popolari: in Toscana per esempio i vecchi contadini raccomandavano di non trapiantarlo in casa perchè altrimenti vi sarebbe morto qualcuno entro un anno. E guai a sradicarlo o trapiantarlo, perchè così facendo si sarebbe permesso al diavolo di entrare in giardino.

 

Il prezzemolo era anche una pianta capace di predire l'avvenire e quando l'erba magica appariva in sogno annunciava un'imminente passione tumultuosa.

Anticamente si diceva che l'intenso odore del prezzemolo (Petroselinum sativum, dal greco petrosélinon, composto da pétra, pietra, e selinon, sedano, col significato di sedano che nasce dalle pietre) stimolasse le funzioni cerebrali, la creatività, la fantasia dei poeti.

Da Dioscoride a Pseudo Apuleio si sono decantate le tante virtù terapeutiche, vere o fantastiche, della piantina, che di volta in volta poteva curare i morsi dei serpenti, lenire il dolore degli strappi muscolari, curare coliche.

Si combattevano anche i pidocchi con il miscuglio dei suoi semi triturati.

Nelle campagne infine, le ragazze incinte che volevano abortire ne ingerivano una forte quantità con il rischio di avvelenarsi. Effettivamente è molto attivo sulla muscolatura uterina ma in quantità eccessive può provocare gravi danni.

In cucina è una delle piante aromatiche utilizzate fin dall'antichità , nasce con facilità anche lungo i muri e tra le pietre.

Informazioni tratte da Florario di Alfredo Cattabiani

Il prezzemolo